Marketing Territoriale: ecco cosa ho imparato da Andrea Succi

Marketing Territoriale con Andrea Succi - Francesco Botondi

Articolo di Francesco Botondi – co-founder di UmbriaInn, una community di oltre 80 proprietari di strutture extralberghiere in Umbria.

Questa settimana ho deciso di interrompere la produzione della serie “Ciao, Benvenuto, Arrivederci” per raccontarti l’incontro che mi ha segnato di più durante l’ultima edizione di #YOUNITE, la conferenza sul turismo extralberghiero promossa da HOST B2B che si è svolta il 25 e il 26 Novembre.

Scorrendo il programma della conferenza (ricca di interventi, workshop speech) mi ha colpito il titolo di un workshop in particolare che ti riporto di seguito.

Destination Management: l’Ospitalità diffusa leva di sviluppo di una destinazione

Attratto da questo titolo ho deciso di leggere la descrizione per decidere se parteciparvi o meno. Ti riporto anche quella

“Oggi chi gestisce strutture ricettive non vende più camere, ma quello che c’è intorno.

Il settore extra – alberghiero è in continua crescita perché ritenuto più autentico e local rispetto all’hotel, un’importante “porta d’ingresso” sul territorio per l’Ospite.

Migliorare il numero di presenze e il tasso d’occupazione è proibitivo per una singola struttura ricettiva, allo stesso modo è insufficiente unire le forze di più strutture.

Occorre intervenire sulla ricchezza variegata di tante esperienze da vivere in quel territorio, affinché sia più competitivo rispetto ad altri. Occorre un metodo e nuove competenze.”

Non so che effetto ha fatto a te ma io pensato una cosa del genere: “queste parole sono scritte per noi, per la community Umbria inn

Colpito dal titolo, dalla descrizione e dai curriculum dei relatori mi sono iscritto. E ho fatto bene!

Il workshop è stato molto interessante e mi ha permesso di conoscere Andrea Succi dal quale ho imparato molte cose nuove, qualcuna la potrai leggere fra poco.

Prima però lasciami chiarire due concetti utilissimi per tutti noi.

Cos’è il marketing territoriale

Partiamo dalla definizione che riporta Wikipedia:

Per marketing territoriale si intende quel complesso di attività che hanno quale specifica finalità la definizione di progetti, programmi e strategie volte a garantire lo sviluppo di un comprensorio territoriale nel lungo periodo.

Da queste poche righe possiamo capire che, a differenza di quanto viene spesso fatto, il marketing territoriale NON è la promozione ma una serie di attività che hanno l’obiettivo di definire e guidare lo sviluppo di un territorio.

Per ottenere questo obiettivo c’è bisogno di un network di persone con competenze e conoscenze. Molto spesso questi gruppi vengono coordinati da un destination manager.

Chi è il destination manager

Il destination manager è colui che si occupa della promozione e dello sviluppo turistico di un dato territorio. È una figura professionale che si occupa dicoordinare persone e risorse economiche per valorizzare le peculiarità culturali, ambientali, enogastronomiche che costituiscono l’attrattiva turistica di una destinazione.

Ecco un elenco di attività che il destination manager svolge:

  • Analizzare la situazione turistica territoriale
  • Valutare le condizioni e lo stato delle attrattive esistenti, della concorrenza, le esigenze dei turisti reali e potenziali
  • Definire le strategie più adeguate con un processo condiviso
  • Costruire un’offerta turistica segmentata ed esperienziale basandosi sulle attrattive esistenti
  • Implementare l’offerta turistica con nuove attrattive attraverso le risorse a disposizione
  • Coinvolgere gli attori locali e mediarne gli interessi
  • Coordinare l’operato delle figure e degli enti coinvolte nel processo di promozione e comunicazione turistica: istituzioni, associazioni, privati, tecnici specializzati, etc.

Come puoi immaginare non è un lavoro facile ma c’è chi lo fa, lo fa bene, e aiuta altre persone a svolgere questo lavoro, sto parlando di Andrea Succi.

Chi è Andrea Succi: facciamocelo dire da lui

Sono cresciuto professionalmente a Milano, ma nasco a Ravenna, conosciuta nel mondo per i suoi famosi mosaici. Forse per questo le mie esperienze sono la sintesi di diverse “tessere”, create lavorando in agenzie di comunicazione prima e in aziende (grandi e piccole) poi.

Ad oggi, sono impegnato come:

  • Destination Manager di Sardinia East Land nella zona dell’Ogliastra e di Nuoro (per un totale di 74 Comuni)
  • Destination Manager Feisct (Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici) nella regione Emilia-Romagna
  • Coordinatore Turistico Territoriale del GMT™ di MarradiMia in provincia di Firenze
  • Consulente Gal Delta 2000 – Destinazione Po Delta per le province di Ravenna e Ferrara.
  • Visiting Professor John Cabot University – Roma.

“Sento e dimentico, vedo e ricordo, faccio e capisco”. In questo aforisma si racchiude tutta la mia vita professionale e privata.

Cosa ho imparato dal workshop di Andrea

È giusto che ti faccia una premessa: il workshop tenuto da Andrea è durato due ore ed è stato veramente intenso. Con queste poche righe, quindi, non potrò riportarti tutto quello che ho imparato ma gli input principali del workshop per poi ragionare insieme su questi temi.

Combattere la vulnerabilità

Questa pandemia ci ha messo di fronte a una realtà che spesso ignoriamo: siamo estremamente vulnerabili. La sfida per il turismo del futuro, quindi, non sarà quella di tornare come prima ma di imparare a gestire la propria vulnerabilità.

Rendersi responsabili

Nel prossimo futuro crescerà il bisogno di quel turismo trasformativo, perché parte dalle comunità locali che hanno deciso di rendersi responsabili dell’attrattività del territorio in cui vivono.

Il valore della coesione

Realtà territoriali disarticolate e degradate, comunità locali poco coese e conflittuali, non potranno più immaginarsi competitive ed attraenti nel prossimo futuro.

I Gruppi di Marketing Territoriale – GMT

GMT™ è un destination marketing group che agisce per attivare e coordinare un gruppo informale di operatori turistici e imprese del territorio, eccellenze scelte per comporre programmi di turismo esperienziale.

Oggi chi gestisce strutture ricettive non vende più camere ma quello che c’è intorno.

Il settore extralberghiero è la porta d’ingresso principale di un territorio ma per migliorare il numero di presenze e il tasso d’occupazione è improbabile che ci riesca una singola struttura ricettiva, né tanto meno sia sufficiente unire le forze di più strutture. È il momento di tirare fuori davvero il meglio dei nostri territori e rinnovare il catalogo delle esperienze e delle escursioni.

Offerta vs Prodotto

Quando si parla di turismo si parla sempre della promozione, della comunicazione, insomma della domanda e mai dell’offerta. Si fa coincidere l’offerta con le nostre spiagge, il patrimonio storico-artistico, i nostri paesaggi.

Queste, in economia, sono le risorse, non il prodotto. Quello che si vende, il prodotto, è il modo come quelle risorse sono combinate tra loro in una maniera economicamente attraente.

Un caso di studio: Marche Road

Marche Road è un progetto scelto dalla Regione Marche tra le idee più innovative nel suo settore. Ecco la descrizione:

“Un portale dedicato alla nostra regione per semplificare la vita di ogni viaggiatore interessato a conoscerne le meraviglie e le opportunità. Dagli Hotel, b&b e attività, alle escursioni, prodotti locali, tanti preziosi consigli e percorsi di viaggio alla luce anche del periodo particolare che stiamo vivendo, in totale sicurezza.”

Articolo di Francesco Botondi
co-founder di UmbriaInn


Se questo argomento ti interessa, mi puoi contattare compilando il seguente modulo :

Sarò lieto di risponderti al più presto!
Andrea Succi